In relazione al pezzo comparso su Repubblica.it "Degrado a Bologna, la denuncia: guardate cosa accade al giardino del Guasto" del 7 settembre 2016, ci sembra
doveroso come associazione il giardino del Guasto un piccolo intervento a
risposta, tanto più che l'autore delle foto, Loris Folegatti, conosce da anni la nostra associazione ma scrive come se non sapesse che il giardino è già utilizzato dai bambini liberi di giocare e muoversi in sicurezza, è utilizzato da giovani che vogliono studiare all’aria
aperta, un po' meno dagli anziani per scambiare quattro chiacchiere se non sono stati guidati alla scoperta di questo luogo magico dai più esperti nipotini.
Caro consigliere,
leggiamo con interesse la sua opinione sul giardino. La
condividiamo in pieno per quanto riguarda quello che dovrebbe essere ed invece
non è. Detto questo, siamo convinti che oltre ai maggiori controlli (molto
pochi, è vero) e a quelli che lei chiama "interventi risolutivi" (così di pelle
ci piace più controlli) si possa anche fare altro. Esiste da anni e tra mille
difficoltà, ora più che mai con l'apertura del cantiere, un tentativo di
intervento sul territorio forse non risolutivo, ma sicuramente con lo scopo di
arginare, e il sogno di trasformare, il degrado della zona. Questo tentativo è
l'associazione "Il giardino del Guasto" che da tempo cerca di contrastare, per
quanto possibile ad un gruppo di persone volonterose e volontarie, il degrado
con una socialità positiva fatta di bambini, genitori, laboratori, iniziative. E
se all'interno del giardino non si trovano solo "fazzoletti intrisi di sangue",
ma anche bambini che giocano, studenti che studiano e anziani che fanno quattro
chiacchiere il merito che deve essere riconosciuto è di queste persone che la
testa sotto la sabbia non l'hanno ancora messa.
L'associazione Il giardino del Guasto
cordiali saluti
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